giovedì 29 agosto 2013

Le cose


Quanti oggetti esistono al mondo. Continuamente maneggiamo cose, senza immaginare nemmeno quante persone hanno lavorato al processo produttivo che ha dato l’essere a quel determinato oggetto. Le federe dei nostri cuscini, i legacci delle nostre scarpe, le tastiere dei nostri computer, i pulsanti dei campanelli delle nostre case, i gradini delle nostre scale, i tombini per le strade, le lampade dell’illuminazione notturna. Dietro ad ogni oggetto ci sono decine di persone, che hanno ideato, raccolto il materiale, trasformato, prodotto, venduto, trasportato ogni singolo oggetto che ci circonda, che ci è indispensabile ormai e di cui conosciamo un costo puramente commerciale. Sembra che la razza umana, per poter stare dietro alle proprie aspirazioni, abbia bisogno di una quantità infinita di cose, molte delle quali nascono, vengono usate e poi distrutte senza che nemmeno ce ne rendiamo conto. Prendo in mano una penna, la uso, senza sapere nulla di chi l’ha prodotta, venduta ricavando il giusto o meno del giusto, per comprare a sua volta altre cose. Le cose sono piene di vite e di attese, di speranze e di volti. E non bastano mai per questa umanità insaziabile dalle aspirazioni infinite.



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