giovedì 8 agosto 2013

Sentirsi come


Penso alla bellezza. Mi astengo dall’usare la b maiuscola, per cercare di dare l’idea di come quella, a cui penso io, sia diversa da quella che comunemente viene bistrattata con superficialità. Alla bellezza che cresce con noi, che si modifica, nel corso del tempo, che si affina: come un’immagine sfocata, diventa forse più chiara, crescendo, si rivela a noi, si fa inseguire. Che cosa ci tocca della bellezza ? La sua fugacità? Il sapore effimero che la sostiene? Il suo essere un linguaggio universale? Mi chiedo perchè io non mi veda bello. Forse dipende da anni di giudizi che hanno impolverato la consapevolezza del me. Eppure, ci sono state occasioni in cui mi sono visto bello. Certe mattine, ad esempio, poco prima di uscire di casa, per andare a fare qualcosa che mi piace. Oppure quando tutto giocava a mio sfavore, inducendomi ad una scelta che avrebbe alimentato e diffuso il male, e invece sono riuscito a trattenere le conseguenze del male e della disarmonia, impedendo che contagiasse anche gli altri e il mondo attorno a me. Atti effimeri, appunto, spariti nel tempo. Ma che hanno reciso un cammino per aprirne un altro. Aggiungere o mettere in luce speranza nel mondo. Quando è così, mi sento bello.

("Gatto che smania", disegno di Matteo D'Errico; "Erba gatta in tazza di caffè" di Andrea Roccioletti)


4 commenti:

  1. Un esempio straordinario di bellezza, assoluta. Pura vita, pura arte.
    https://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=l4dBJRc3cK4

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  2. Ancora:
    http://www.youtube.com/watch?v=8cCFDSzDnUk

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  3. Questo post è molto produttivo di riflessioni e suggestioni! Confronti.

    http://www.youtube.com/watch?v=cOB5L89cC8A

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  4. Poi il tempo passa. E cambia. Cambia?

    http://www.youtube.com/watch?v=dPJa5pRPSJY

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