domenica 25 agosto 2013

Di meglio


Quando qualcosa non va come avremmo voluto, diciamo: “meglio così, si vede che è destino”, cioè che siamo destinati ad altro. Ci piace pensare: di meglio. Questa fiducia nel destino mi è sempre sembrata sospetta. Forse pecchiamo di egocentrismo. Come se l’universo fosse funzionale a noi. Ma gli altri non sono in funzione di noi. Cambiamo punto di vista: se qualcuno ha evitato me, è perchè sta andando verso il suo destino, e sta pensando: un destino migliore dell’altro, che in questo caso sono io. Questo dà chiaramente un sapore diverso alla cosa. Dunque due possono essere le posizioni: crediamo che una sorta di Provvidenza abbia deciso incroci, successi e fallimenti, e ci indirizza verso il nostro destino, che vorremmo pensare il migliore possibile (e magari, invece, è solo il nostro, funzionale ad un piano cosmico, che non prevede gioia per noi, ma una funzione sì, a prescindere) oppure è tutto un gioco di casi, più o meno controllabili e controllati, attraverso i quali ci districhiamo. I più deboli, forse, accettano un compromesso e si fermano lungo la strada, altri rimangono fedeli ad un ideale, e sono condannati a vagare per sempre, alla ricerca. E nemmeno decidiamo se essere dei primi o dei secondi qui sopra citati.



3 commenti:

  1. Risonanze.

    https://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=it4P_dxhZlM#t=11

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  2. Akasha.

    http://adonai17.wordpress.com/registri-akasha/

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  3. SI CONSIDERINO I COMMENTI SOPRA *CANCELLATI* DALL'UTENTE SONIA LUNA.

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